Sessioni individuali di terapia

Ritrovare se stessi con la terapia.

Una nuova consapevolezza di sé.

La terapia individuale permette di dare voce e spazio ad emozioni e vissuti: esprimerli per poi trasformarli. Acquisire consapevolezza di chi siamo alleggerisce il carico emotivo, insegna ad amarsi e prendersi cura delle ferite personali con apertura e fiducia verso noi stessi, gli altri e la Vita.

Lascia morire l’individualità: ciò che fino ad ora hai considerato come la tua individualità non lo è; lasciala morire, è semplicemente personalità. E quando sarà morta, senza lasciare dietro tracce di sè, troverai te stessa e quell’incontro diventerà l’inizio della crescita. Non credo nell’immaginazione, distruggo ogni tipo di immaginazione in modo che tu possa conoscere la tua consapevolezza libera da qualsiasi sogno, libera da qualsiasi proiezione, libera da qualsiasi immaginazione: solo pura consapevolezza. E quella pura consapevolezza è la soglia verso il divino.

Osho
Dhiraj - terapia individuale

Ascoltare se stessi è imparare ad amarci.

Gli incontri aiutano ad entrare dentro se stessi ed osservare da uno spazio di rilassamento e presenza, da un ritmo scandito dal mistero del respiro. L’approccio è aperto ad uno sguardo ampio che comprende la totalità della persona: corpo, mente, emozioni, anima. Il corpo ci parla e si esprime attraverso sintomi e malattie, la mente ci fa smarrire nelle strutture dell’ego che ci siamo costruiti per proteggerci e nei condizionamenti che ci portiamo appresso e manifestiamo con le nostre maschere. Le emozioni spesso sono represse e inibite per diverse cause e cercano uno sfogo: l’energia ha bisogno di circolare liberamente. L’anima, il sè autentico vuole ritrovarsi ed esprimersi ma sa che è necessario abbandonare le pesanti maschere che ci hanno aiutato a sopravvivere. Saremo condotti ed accompagnati a lasciar cadere ciò che non ci serve più e che intralcia la nostra fioritura nella vita.

Un’attenzione particolare è rivolta ai traumi vissuti nella nostra vita e ai “sentimenti acquisiti” dal sistema familiare e nascosti tra le pieghe dell’inconscio. Ciò che è accaduto ai nostri genitori, nonni, antenati può essere rimasto aperto come una ferita, come un trauma che deve essere svelato e portato a consapevolezza. Essi si esprimono spesso con un dolore sordo e profondo e possono svelare una fedeltà cieca a qualche membro della famiglia.

La guarigione è ritrovare noi stessi, essere integri e permettere l’unità e il dialogo di tutte le nostre parti. Poter osservare il mondo con occhi rinnovati e pieni di meraviglia come quelli di un bambino ringraziando ed onorando per tutto ciò che è accaduto.

Dire sì a me stesso e sì alla vita!

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Dhiraj - terapia individuale

Il lavoro sul trauma: integrare lo spirito.

Quando sei totale è bene, e quando sei diviso è male. Quando sei diviso soffri, quando sei un’unità canti, danzi, celebri.

Osho

Il trauma, sia che sia stato vissuto in prima persona o indirettamente oppure che abbiamo assorbito da un membro della nostra famiglia blocca il nostro flusso di energia d’amore e di connessione alla vita.

Le nuove scoperte offerte dalla neuroscienza ci offrono una visione del trauma ricca di prospettive.

Si è osservato ad esempio che, negli animali, sebbene abitualmente esposti a pericoli, raramente restano traumatizzati; perché intervengono meccanismi biologici innati permettono loro di tornare alla normalità dopo un’esperienza estremamente “forte” in cui è stata in pericolo la loro stessa vita.

Nella nostra vita non è così raro essere esposti a traumi, anzi purtroppo siamo cresciuti in una società in cui il trauma viene visto come qualcosa di pericoloso e la tendenza generale è quella di sottovalutarlo e di rispondere al trauma in modo elusivo. In altre culture c’è la sana abitudine di prendersi cura attraverso rituali e l’utilizzo di pratiche della rielaborazione del vissuto a cui siamo andati incontro. Nella nostra società è vissuto come qualcosa da nascondere e da affrontare da soli e facendo affidamento alle nostre forze: in poche parole ci facciamo più forti della natura stessa, sentendoci poi in colpa e pian piano entrando in spirali di malessere, impotenza e frustrazione.

E’ importante invece comprendere che il trauma, anche il più piccolo e che a noi sembra insignificante può sottrarre un’importante quantità di energia.

Il contributo attuale più significativo è la comprensione che ciò che accade nell’evento traumatico non è meramente psicologico, ma una complessa reazione fisica, neurologica e psichica. La risoluzione del trauma risiede nel completare e scaricare i processi fisiologici piuttosto che nel ricordare o ripercorrere l’evento.

“Il trauma perciò non risiede nell’evento, ma nella fisiologia del corpo. Trauma sta nella risposta biologica incompleta ad una minaccia alla nostra vita.”

La risposta è nel sistema nervoso che va in stress e fatica a rientrare nei normali ritmi fisiologici: come se un motore della macchina fosse sempre in accelerazione. L’automobile ha bisogno anche di marce basse e il motore deve potersi riposare, non può andare costantemente a 10.000 giri.

Lo stesso avviene per il nostro corpo che può restare intrappolato in attivazioni costanti e ci intrappola in circoli viziosi.

Nel nostro corpo, sopratutto in alcune zone, rimangono incapsulate quantità immense di energia che non possono essere utilizzate nella nostra vita e noi potremmo sentirci sopraffatti da emozioni spiacevoli e bloccati in dinamiche paralizzanti.

Il lavoro sul trauma permetterà alla persona i rilasciare pian piano le tensioni e l’energia accumulata e ritornare ad uno stato di rilassamento generale dove l’energia può fluire liberamente e senza blocchi. I ritmi fisiologici possono ritornare alla normalità e la nostra vita comincia ad essere più fluida.

In una seconda fase il lavoro ci riporta ad una connessione con lo spirito vitale, che nel trauma era rimasto scioccato, spento o bloccato, come se una parte di noi si fosse assentata per un po’ di tempo influenzando pesantemente la nostra vita, anche se l’evento è successo molti anni prima.

Possiamo quindi, con questo lavoro riconnettere l’unità spirito -mente- corpo e vivere la nostra vita più integri e radicati.