Meditazioni. Il risveglio consapevole.
L’uomo è un seme con migliaia di fiori che attendono di sprigionare la loro fragranza. La meditazione è il metodo per portarli a fioritura.
Lo stato naturale dell’essere
Osho è un raro maestro di consapevolezza che crea una sintesi profonda tra l’Oriente e l’Occidente e tutto il suo impegno è dedicato a far sì che nasca l’Uomo Nuovo, colui che è radicato nelle sue radici e allo stesso tempo esteso verso il cielo.
Egli rappresenta una rivoluzione nell’ambito della meditazione, di un’attenzione consapevole, di un’espansione della coscienza, della consapevolezza… in realtà la semplice proposta a essere presente nella tua vita, disponibile per l’uomo contemporaneo.
La meditazione non richiede tecniche
La meditazione non richiede tecniche – dice Osho – ma le tecniche sono necessarie per rimuovere gli ostacoli sul sentiero della meditazione. La mente è l’unico ostacolo illusorio ed ingannevole che tutti noi incontriamo quando ci fermiamo: proprio lì la mente inizia a crearci molte difficoltà.
Le tecniche servono soltanto per estirpare le erbacce, fare in modo che la mente diventi quieta, silenziosa, assente e creare lo spazio affinché la meditazione possa accadere spontaneamente.
La meditazione è uno stato naturale dell’essere, è già dentro di noi e attende di raggiungere il cielo aperto.
Osho dedica la sua vita da uomo risvegliato a creare delle tecniche che sono dei potenti accelleratori adatti all’uomo contemporaneo che è sottoposto a moti stimoli.
Egli sostiene che non è più possibile per l’uomo di oggi entrare nella meditazione direttamente dal sedersi in silenzio, si rischierebbe di impazzire o di reprimere ancora di più portando a incanalare la grande quantità di energia verso altri sintomi o più semplicemente non ci si riesce sentendosi ampiamente frustrati, perché sotto di noi c’è un vulcano in fermento.
Per questo motivo crea delle tecniche che richiedono inizialmente un intenso coinvolgimento del corpo, un movimento ampio e “folle” del corpo così da permettere il rilascio delle tensioni e dello stress e poterci rilassare nel nostro centro che è silenzio.
Un meditatore non ha bisogno di una guida personale. Un meditatore, al contrario, ha bisogno solo di una cosa: l’atmosfera della meditazione. Ha bisogno di altri meditatori; ha bisogno di essere circondato da altri meditatori. Perché qualunque cosa succeda dentro di noi non è solo dentro di noi, colpisce le persone che sono nelle vicinanze. In questa comunione le persone sono in diversi stadi di meditazione.
Quando sei vuoto, spazioso, pulito, silenzioso, allora la rivoluzione è accaduta, il sole è sorto: inizi a vivere nella sua luce! E vivere nella luce del tuo sole interiore vuol dire vivere nel modo giusto. In realtà questo è l’unico modo di vivere.
Pensieri, emozioni e meditazione
La meditazione ci aiuta a creare la giusta distanza con i nostri pensieri e con le nostre emozioni per comprendere che non siamo né uno né l’altro. La nostra mente si identifica con le memorie del passato e con ciò che ci accade e a cui restiamo legati, ma dentro di noi c’è un osservatore, un testimone silenzioso che è puro spazio e pura coscienza. Conoscere questo spazio significa conoscere tutto ed essere arrivati a casa. Non c’è nessun luogo dove andare e nessuna meta da raggiungere. Il presente è l’unico spazio da abitare e da assaporare nella bellezza, nel rilassamento e nell’amore.
Allo stesso modo in cui tutti sappiamo metterci da parte sulla strada per osservare il flusso del traffico, così la meditazione usa la stessa abilità applicandola al nostro traffico interiore.